La Teoria dell’Amore Romantico e dell’Amore Casualistico

Due teorie sull’amore: l’Amore Romantico, ovvero il riconoscimento tra due anime gemelle, o l’Amore Casualistico, dove è semplicemente il caso che determina il formarsi delle coppie?

Brano tratto dal romanzo SESSO MOTORE ZERO: L’UNICO PECCATO. Il colloquio si svolge una sera in un locale di Settignano (Firenze) dove gli amici trentenni Renzo Parisi, Massimo Terenzi e Marco Carboni hanno invitato Giulio Gasperi, un bibliotecario sposato di quarant’anni per fargli giudicare le loro teorie. È la prima volta che Giulio esce con loro.

– Lasciamo perdere – taglia corto Parisi. Si rivolge, poi, al Gasperi. – Caro Giulio, quando ti ho telefonato avevo accennato al fatto che ci occorreva un giudice imparziale. – Ora tutti guardano il bibliotecario. Lui ascolta con attenzione. Renzo continua. – È un pezzo che Massimo e Marco stanno sostenendo tesi opposte sull’amore. Carboni è un seguace della Teoria dell’Amore Romantico mentre Terenzi ha sviluppato la Teoria dell’Amore Casualistico. Io sono parecchio indeciso. Avremmo bisogno del giudizio di un estraneo. Ora ti riassumo le due teorie. Dopo, se vuoi, potrai darci il tuo parere.

Fa una pausa. Gasperi annuisce e decide di ordinare un altro Tequila Sunrise. “Chissà cosa si sono inventati questi matti” pensa. Renzo riprende a parlare.

amore romantico o casualistico

– Secondo la Teoria dell’Amore Romantico, il Vero Amore nasce dal Colpo di Fulmine. Un uomo e una donna si vedono e si riconoscono come uno destinato all’altro. Talvolta le contingenze impediscono in uno o in entrambi l’immediato divampare dell’incendio sentimentale (potrebbero, a esempio, essere già impegnati o non rivedersi più per molto tempo) ma la scintilla scocca subito e, dopo aver a lungo covato, l’amore infine si manifesta. Secondo questa Teoria, l’Amore Vero è eterno per definizione. I più rigorosi esponenti della Teoria dell’Amore Romantico deducono da questo che se due poi si lasciano ciò significa che il loro non era Vero Amore. Altri, invece, ammettono che la coppia, per circostanze avverse o debolezze o difficoltà caratteriali, possa separarsi. I due continueranno però ad amarsi in eterno, anche se nasconderanno questo sentimento pure a sé stessi.

Il vero seguace dell’Amore Romantico è, inoltre, implacabilmente selettivo. Sospetta con decisione degli amori non caratterizzati da forti slanci passionali e, in particolar modo, di quelli manifestatisi solo dopo anni di condivisione di professioni od ambienti. Di solito, infatti, sostiene che non trattasi di Veri Amori ma di semplici accomodamenti. Allo stesso modo, non sono Veri amori quelli che durano pochi mesi o pochi anni e non lasciano, per quanto ci si sforzi a cercarle, tracce di amore residuo negli ex amanti. In definitiva, secondo questa teoria, il Vero Amore è una cosa rarissima, quasi un dono, una grazia che talvolta può legare anche persone diversissime tra loro, che, pertanto, trascorreranno la vita a litigarsi e ad amarsi. La Teoria dell’Amore Casualistico è ben meno ispirata e, forse, un po’ deludente. L’Amore, essa sostiene, nasce nel riconoscimento nell’altro di alcune nostre complementarietà che servono a completare e migliorare colui che ama. Le complementarietà che noi ricerchiamo variano nel corso del tempo perché, con il trascorrere delle vite, variamo noi stessi. Di conseguenza, un Amore può non essere eterno perché è naturale che, evolvendomi sia io che il mio partner, possa accadere che a un certo punto l’incastro che si era venuto a creare tra noi vada perduto. Il combaciamento tra i due amanti non è detto che debba essere perfetto, anzi, sarà quasi sempre parziale. Solo alcune delle nostre complementarietà potranno essere rinvenute in una persona, le altre resteranno insoddisfatte. Da ciò discendono alcune importanti conseguenze. Tra le più rilevanti, la prima è che, potendosi accontentare di un combaciamento parziale, il numero delle persone a noi complementari esistenti nel mondo delle quali possiamo potenzialmente innamorarci è abbastanza vasto. Ciò contrasta del tutto con quanto sostenuto dai seguaci dell’Amore Romantico, per i quali di Amori Veri ce ne sono pochissimi. La seconda conseguenza è che, dato che la persona di cui mi innamoro soddisfa solo alcune delle mie complementarietà mentre altre rimangono scoperte, è possibile che io mi innamori, con pari dignità rispetto al primo legame, anche di un secondo soggetto che mi integri in ciò che l’altro amato mi ha lasciato scoperto. Posso, in altri termini, amare due persone allo stesso tempo senza con ciò far degradare a Non Amore uno dei due rapporti. Secondo l’altra teoria, invece, il Vero Amore spazza via tutto e non tollera presenze contestuali di altri legami. Se solo provo attrazione, di qualsiasi tipo, per un altro, allora non amo davvero il mio partner. Il Colpo di Fulmine, così caro ai romantici e fenomeno senza dubbio esistente, è spiegabile secondo la Teoria Casualistica come un immediato e istantaneo riconoscimento nell’altro delle proprie complementarietà. In conclusione, per la Teoria Casualistica, quando ci innamoriamo, lo facciamo perché vediamo nell’altro un riflesso o una continuazione di noi stessi. L’altro non è considerato nella sua individualità e unicità ma solo per quello che può rappresentare rapportato a noi. Chi ama, pertanto, in fondo, si comporta in modo egocentrico.

– Perché la Teoria dell’Amore Casualistico si chiama in questo modo?

– Perché, dato che l’amore trova origine in un mio bisogno, una volta che questo si manifesta è solo il caso che determina la nascita del legame con una persona piuttosto che con un’altra. Ti faccio un esempio. Io posso attraversare una fase della mia vita in cui non sono predisposto ad innamorarmi. Non succede, quindi, niente. Poi, arrivo a un punto che matura in me il bisogno di innamorarmi. In questa situazione sono particolarmente percettivo e, anche se non me ne rendo bene conto, sono in attesa che accada qualcosa. Supponiamo che io, allora, decida di uscire con una ragazza. Ho tre candidate sottomano. Alzo il telefono e chiamo la prima. Non risponde nessuno. Compongo il numero della seconda, diciamo si chiami Maria, e trovo occupato. Tento, infine, con Teresa e lei risponde e accetta il mio invito. Passiamo la serata insieme, anche lei è in una fase favorevole, ci innamoriamo, ci fidanziamo, dopo due anni siamo sposati, avremo poi dei figli, divideremo tutta una vita convinti di essere accanto alla persona giusta. Ma se la seconda, Maria, non avesse avuto il telefono occupato e mi avesse trovato simpatico, non sarei mai uscito con Teresa, avrei sposato Maria, saremmo stati forse altrettanto felici o anche più (non esiste alcuna possibilità di riprova), saremmo stati per sempre del pari convinti di avere accanto l’anima gemella. Come vedi, è stato il caso a farmi innamorare di una piuttosto che dell’altra, perché io ero in un momento in cui mi sarei comunque innamorato; e se non ci fosse stata la persona giusta, probabilmente mi sarei innamorato di una sbagliata, per il solo fatto che lei in quel momento mi transitava davanti. Da questo deriva il nome di Amore Casualistico.

– Una specie di lotteria dell’amore – fa Carboni, con tono beffardo.

amore romantico amore casualistico
couple undressing

– Io aggiungerei una cosa – dice Terenzi – la distinzione tra romantici e casualistici è più basata sui comportamenti effettivi degli individui piuttosto che su una consapevole scelta per l’una o l’altra teoria. In realtà, la gente non è che ci stia tanto a pensare su questa cosa. L’Amore romantico è, infatti, una specie di mito di massa radicato nel profondo della cultura moderna, al quale tutti, in modo più o meno consapevole, aderiscono, perlomeno in via teorica.

– Se tutti pensano la stessa cosa – osserva Marco – è probabile che quella cosa sia vera.

Massimo scuote la testa con un’espressione di compatimento. Renzo riprende a parlare.

– Un’altra questione dibattuta è se uno possa passare da una categoria all’altra nel corso della sua vita. Terenzi sostiene che i giovani sono, in generale, romantici ma poi, a seguito di un processo di disillusione progressivo, tendono a diventare casualistici.

Massimo fissa Renzo con aria divertita ed esclama: – A seguito di un processo di disillusione progressivo?… Sei proprio un avvocato. Diciamo che dopo un po’, a furia di battere zuccate rincorrendo questo Vero Amore che non si trova nemmeno cercandolo col lanternino, si rendono conto che è tutta una menata e la realtà della vita è ben diversa.

– Non hanno fortuna. L’Amore è difficile da incontrare. Ma se una cosa è difficile da trovare, questo non significa che non esista. E che non si debba tentare di raggiungerla.

– Okay, Marco. Questa discussione l’abbiamo già fatta tante volte; se non la smettete di interrompermi, non la finiamo più. Un’ultima cosa per completare il quadro a Giulio: bisognerebbe poi capire se i sostenitori dell’una e dell’altra teoria siano ripartiti a seconda del sesso. Siamo tutti convinti che le donne siano per la gran maggioranza delle romantiche… – Poi Renzo tace e fissa il bibliotecario.

Gasperi annuisce. Pensa qualche secondo, infine parla.

– Non avevo mai riflettuto sulla possibilità che esistessero teorie diverse sull’amore. Non credo sia possibile stabilire se una sia più valida dell’altra. In realtà, sono solo due modi diversi di definire l’Amore. Dato che entrambe le definizioni sono del tutto convenzionali non si può dire che una sia giusta e l’altra sbagliata. È importante, però, sapere che esistono più concezioni dell’Amore, perché ciò può essere utile per non commettere errori di valutazione nella vita di tutti i giorni. A esempio, se riteniamo che le donne siano in prevalenza romantiche e gli uomini casualistici, questo potrebbe spiegare un fenomeno che si verifica spesso, ovvero che un ragazzo e una ragazza si frequentino e che lui definisca questo rapporto amore, mentre lei lo pensi come un’amicizia.

– Un classico – approva Terenzi.

– Qualche volta accade anche il contrario.

– Certo, Marco, ma in genere la cosa funziona come ho detto. Infatti, le donne, tante volte, ritengono amicizia un rapporto che per l’uomo è già amore perché per loro il concetto di amore è molto più ristretto di quello dell’uomo. Questi equivoci non dipendono, dunque, soltanto da una diversa condizione sentimentale dei due soggetti, ma, talvolta, dalla differente interpretazione di un medesimo sentimento di comunanza. L’uomo, a quel punto, forse per la sua natura più aggressiva e possessiva, posto accanto a una persona che gli piace, sente il bisogno di possedere l’altra e di rendere esclusivo questo suo rapporto. Esigenza che, forse, la donna non ha. Dunque, nei rapporti con l’altro sesso, l’amicizia è la condizione naturale per la donna, che si tramuta in amore solo quando scatta un qualcosa in più, mentre per l’uomo la condizione naturale è l’amore, che degrada ad amicizia quando vi è un qualcosa che impedisce l’amore… Dove, per amore dell’uomo si intende un sentimento che ha varie gradazioni e intensità, dal vero e proprio innamoramento romantico a una impercettibile sensazione di fondo che altro non è che una manifestazione dell’istinto di possedere una cosa che si ritiene gradevole.

– Istinto che – lo interrompe Marco – secondo te, ci scommetterei, ci è stato trasmesso nel corredo genetico dai nostri antenati capibranco che appena inquadravano qualcosa di buono si precipitavano a inseminarla.

Tutti ridono. Renzo indica il bibliotecario. – Certo, Giulio, ci dai ben poca soddisfazione; noi ti esponiamo teorie raffinatissime sull’amore e tu ci rischiaffi sempre in mezzo questi capibranco arrapati!


Il brano che hai letto, tratto dal romanzo L’Unico peccato , è riportato anche in appendice del saggio Sesso Motore 2: perché si fa poco sesso. Il saggio spiega cosa fa girare il mondo e perché, stranamente, vogliamo essere ricchi e potenti invece che felici. Illustra il contraddittorio rapporto esistente tra il sesso e la nostra società e fornisce risposte ad alcune, legittime, domande:

  • Perché il sesso è così pubblicizzato in questa nostra società e così osteggiato nella sua messa in pratica?
  • Perché ci dedichiamo relativamente poco a un’attività tanto piacevole e che in teoria sarebbe anche priva di costi?
  • Perché nel mondo reale s’incontrano tante difficoltà ad avere piena soddisfazione sessuale?
Sesso motore 2 perché si fa poco sesso

Il saggio viene pubblicato integralmente sul mio sito; qui l’elenco degli altri post sinora pubblicati. Se tu volessi leggerlo su un libro cartaceo o su un ebook puoi trovarlo in tutti i principali store on line o su come comprare i libri di Sergio Calamandrei


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Sergio Calamandrei

Sergio Calamandrei: vivo a Firenze, dove pratico il prosaico mestiere di commercialista. Mi appassionano scrittura, storia e letteratura. Per saperne di più: www.calamandrei.it/chi-sono-sergio-calamandrei/

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