Il maschilismo involontario – #SM2 post n. 9

Questo articolo fa parte della pubblicazione integrale sul web di Sesso Motore 2: perché si fa poco sesso. Il saggio che spiega cosa fa girare il mondo e perché vogliamo essere ricchi e potenti invece che felici.


Due annotazioni: sull’anima e sul maschilismo involontario

Di fronte a un approccio che cerca di spiegare la società ipotizzando che la maggior parte dei nostri comportamenti si siano evoluti come risposta a specifici problemi concreti di sopravvivenza dei nostri antenati, qualcuno potrebbe osservare: “Tutto materialismo, e l’anima? E non consideri poi il fatto che l’uomo è intrinsecamente diverso dagli altri animali perché dotato di coscienza e di senso morale?”
Su questo non mi pronuncio perché ognuno, in base alla sua diversa sensibilità o fede, deve dare una propria risposta a queste domande. Diciamo che, in ogni caso, anche l’anima o la coscienza devono fare i conti con i meccanismi con i quali è stata plasmata nel corso di centinaia di migliaia di anni la nostra specie. Sapere che alcuni istinti esistono può permettere di capire meglio le oscillazioni tra ideale e animale che si susseguono nella nostra mente. E quanto debbano essere forti coscienza e anima per riuscire a fare di ogni essere umano un individuo che si distacchi dalla sola materialità.

Multa per aver indossato un bikini a Rimini nel 1957

Come accade in ogni campo, in alcuni casi degli psicologi evoluzionistici hanno formulato delle ipotesi un po’ forzate, per non dire azzardate, e poco condivisibili. In linea di massima, però, le principali leggi evidenziate dalla psicologia evoluzionistica sono convincenti e valide dal punto di vista scientifico in quanto sono supportate da numerosi esperimenti, test e riscontri empirici (NOTA 11). Esse dovrebbero essere considerate come un aiuto per comprendere meglio la realtà e per vivere in maniera meno conflittuale il rapporto con l’altro sesso, capendone le motivazioni profonde.
Ciò premesso, alcune delle conclusioni alle quali giungono gli psicologi evoluzionistici, se utilizzate non per conoscere ma per esprimere giudizi morali, possono prestarsi a essere lette come maschiliste (si pensi alle teorie che spiegano, e in un certo senso giustificano, la tendenza all’infedeltà dell’uomo, o che affermano che una qualità che le donne apprezzano molto nel partner sia la capacità di fornire risorse; in senso inverso, a dire il vero, viene confermata anche l’idea femminile che gli uomini siano animali che pensano solo al sesso). Scrivere un saggio in cui vengono esposti punti di vista evoluzionistici sulla sessualità è una operazione che, per quanta attenzione uno ci metta, comporta un alto rischio che l’autore venga accusato di maschilismo. Conscio di ciò, ho fatto del mio meglio per essere oggettivo e neutro ma, essendo indubitabilmente io un uomo, può darsi che alcuni punti del presente lavoro siano stati influenzati da una visione maschile della vita sessuale (anche a prescindere dalla psicologia evoluzionistica). Se questo è accaduto, me ne dispiace, ma mi consolerò pensando che così ho dato la possibilità alle lettrici di vedere come funzionano dall’interno certi meccanismi mentali maschili, in modo da sapersi regolare nel gestire i loro rapporti con gli uomini (vedi NOTA aggiunta, non presente nel saggio pubblicato).


NOTA 11 – La psicologia evoluzionistica è soggetta a parecchie contestazioni, facilitate dal fatto che molti psicologi evoluzionistici si sono lasciati prendere un po’ la mano arrivando a spiegare con le loro teorie tutto e il contrario di tutto, in particolar modo per quel che riguarda l’economia e la politica. Penso che ogni teoria che ci venga esposta non debba mai essere accettata acriticamente e vada sempre valutata in modo obiettivo, sulla base delle nostre conoscenze e del buon senso. Le affermazioni di psicologi evoluzionistici che ho illustrato nel testo mi sono parse ragionevoli e utili a comprendere il funzionamento della sessualità umana. Poi può darsi che alcuni aspetti di queste teorie siano scientificamente contestabili per certi versi, ma dal punto di vista pratico a me, oggi, interessa sapere che taluni meccanismi con cui scegliamo il partner derivano dal nostro passato e ci influenzano pesantemente, mentre poco importa sapere se il meccanismo si è formato due o sei milioni di anni fa, se è un adattamento in senso tecnico sorto di recente o un tratto vestigiale lasciatoci in eredità da antenati molto più remoti, se si è formato in una savana o in una molteplicità di ambienti evolutivi diversi. Per completezza, nell’appendice CRITICHE ALLA PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA illustro alcune delle contestazioni mosse a questa scuola psicologica.

NOTA aggiunta, non presente nel saggio pubblicato – “Entrambi i sessi possono praticare la promiscuità, ma mentre il comportamento promiscuo dei maschi è noto da molto tempo, solo di recente si è riconosciuta la promiscuità femminile. La scoperta che le femmine di pressoché tutte le specie animali si accoppiano regolarmente con diversi maschi ha sortito un profondo effetto sullo studio della riproduzione. Purtroppo, dire che una femmina si dedica alla promiscuità può implicare una seppure involontaria ed emotiva espressione di giudizio, perlopiù assente facendo riferimento agli uomini. I biologi sono sereni nel parlare tra loro con oggettività scientifica del comportamento promiscuo di entrambi i sessi, ma quando questi discorsi arrivano alla gente, la serena oggettività spesso va a farsi benedire.” da Promiscuità. Una storia evoluzionistica delle competizione spermatica e del conflitto sessuale di Tim Birkhead.


Questo articolo fa parte della pubblicazione integrale sul web di Sesso Motore 2: perché si fa poco sesso. Il saggio spiega cosa fa girare il mondo e perché, stranamente, vogliamo essere ricchi e potenti invece che felici. Illustra il contraddittorio rapporto esistente tra il sesso e la nostra società e fornisce risposte ad alcune, legittime, domande:

  • Perché il sesso è così pubblicizzato in questa nostra società e così osteggiato nella sua messa in pratica?
  • Perché ci dedichiamo relativamente poco a un’attività tanto piacevole e che in teoria sarebbe anche priva di costi?
  • Perché nel mondo reale s’incontrano tante difficoltà ad avere piena soddisfazione sessuale?

Il saggio viene pubblicato integralmente sul mio sito; qui l’elenco degli altri post sinora pubblicati. Chi volesse leggerlo su un libro cartaceo o su un ebook può trovarlo in tutti i principali store on line o su come comprare i libri di Sergio Calamandrei


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Sergio Calamandrei

Sergio Calamandrei: vivo a Firenze, dove pratico il prosaico mestiere di commercialista. Mi appassionano scrittura, storia e letteratura. Per saperne di più: www.calamandrei.it/chi-sono-sergio-calamandrei/

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