
L’oppio di Firenze Capitale di Sergio Calamandrei
Un giallo storico tra amore, intrighi e misteri nell’Italia del 1867
Dopo tanti racconti, finalmente Sabatino Arturi è protagonista di un romanzo.
Ma non solo. L’oppio di Firenze Capitale è il primo di una serie ambientata nella nuova capitale del Regno, nella seconda metà dell’Ottocento, epoca di immensi entusiasmi e grandi avventure.

In una Firenze pulsante di vita, ricchezza e miseria, capitale d’Italia in fermento, Sabatino Arturi è entusiasta: l’unificazione del paese sembra vicina, nuove tecnologie promettono sviluppo e benessere. Ma mentre la città si trasforma, anche il cuore di Sabatino è in tumulto. Lui e Silvia sfidano le aspettative delle loro famiglie, rifiutando un matrimonio concordato e decidendo di essere soltanto amici. Sarà una scelta giusta o per l’ennesima volta il giovane si sarà comportato da “bischero”, come spesso gli accade? Le avventure in cui Sabatino si imbatte non gli lasciano tempo di ponderare questi dubbi, mettendo alla prova il suo coraggio, la lealtà verso Silvia, la capacità di superare i ricordi della tremenda campagna contro i briganti del Sud e della sciagurata battaglia di Custoza. Per evitare la rovina economica e salvare il suo amore, il ragazzo dovrà destreggiarsi tra ufficiali affascinanti, venditori di lampredotto esperti in panini e negoziazioni, stupende fanciulle in pericolo, criminali che propongono interessanti affari, collane scomparse, cadaveri ingombranti. E mentre le ombre inquietanti della Cina e dell’oppio si affacciano su Firenze, Sabatino si rende conto che non può eludere i nodi del cuore. In questa avventura, sarà chiamato ad affrontare la più ardua delle sfide: riconoscere il vero amore prima che il tempo gli sfugga dalle mani.
Con prefazione di Leonardo Gori


Il romanzo è pubblicato da Angelo Pontecorboli Editore, una casa editrice fiorentina attiva da quarant’anni e specializzata in opere sulla storia, l’arte e la cultura di Firenze. Sono davvero felice di aver pubblicato con loro un romanzo su questo periodo che amo moltissimo della storia della mia città. Anche tu lo amerai.
📚 Il libro è disponibile:
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- sul sito dell’editore www.pontecorboli.com
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Se poi ne vuoi una copia con dedica e sei a Firenze, contattami pure: potremo prendere un caffè insieme e parlare di Firenze Capitale e di Sabatino.
✍️ Sono autore di racconti e romanzi storici ambientati nella Firenze Capitale.
Da anni condivido ricerche, aneddoti e curiosità con una comunità di oltre 3.000 appassionati sulla mia pagina Facebook dedicata e più di 450 iscritti alla mia newsletter storica.
Ho curato antologie, partecipato a progetti editoriali e collezionato oltre 200 libri sull’argomento.
L’intervista sul Radiocorriere TV
Sul Radiocorriere TV, la rivista settimanale della RAI, Laura Costantini mi ha intervistato sulla mia passione per la scrittura e su L’oppio di Firenze Capitale

Cosa dicono i lettori di L’oppio di Firenze Capitale
Laura Costantini

Piacevolissima immersione in un periodo storico poco frequentato: il quinquennio in cui Firenze, una Firenze in pieno e furioso fermento di modernità e ristrutturazione, fu capitale d’Italia. A farci da guida è Sabatino Arturi, giovanotto afflitto da bischeraggine acuta, simpatico e fin troppo sensibile al fascino delle forme femminili. L’autore orchestra un’indagine non convenzionale mescolando una preziosa collana, una fanciulla in pericolo, trafficanti d’oppio, un cinese schiavista, un pisano imbroglione, un banchiere disonesto e un matrimonio combinato e rifiutato. Il tutto mentre percorriamo avanti e indietro le strade di una Firenze sporca, maleodorante, pericolosa eppure bellissima. Lettura veramente interessante, documentatissima eppure capace di evitare il rischio di scadere nel didascalismo. E bravo Calamandrei!
Giuseppe Previti

Un bel noir, ricco di motivi e di sorprese…
Qui puoi vedere la trasmissione di Giallo Pistoia su TVL che parla di L’oppio di Firenze Capitale
Gianni Marucelli

Ho finito di leggere ora l’ottimo libro di Sergio Calamandrei, che vedete in foto. Giallista esperto, e ancora più profondo conoscitore della Firenze alla metà del secolo XIX, prima della ristrutturazione che ne mutò il volto, Sergio ci regala una trama soft, con al centro il sottotenente in congedo Sabatino Arturo, fresco reduce dalla guerra contro l’impero asburgico del 1866. Con lui, due fanciulle in fiore, l’una amica di famiglia, l’altra figlia di un sedicente banchiere inglese, che, come si constaterà, sono tutt’altro che tenere ragazze da marito…ed infatti, Sabatino, inseguendo l’amore, si trova senza sua colpa al centro di loschi affari con cadavere annessi. Godibile da chi ama Firenze e vuole scoprirne gli antichi aspetti ormai perduti (tra cui spicca il ghetto poi demolito) il romanzo è comunque piacevolissimo: si legge d’un fiato e se ne rimane soddisfatti, il che non è poco…un modo che vi consiglio per trascorrere le ore calde dell’estate.
Renato Campinoti

Un affresco perfetto, una storia degna di un maestro del thriller…
Quello che è certo, ed è un terzo grande pregio di questo lavoro letterario, è che del genere ha il ritmo e la capacità di catturare il lettore fino all’epilogo della storia che ad un certo punto prende il sopravvento sulle altre e ci costringe a fare le ore piccole per farci svelare qualche segreto dall’autore.
Daniele Nepi

…“L’oppio di Firenze capitale” è una storia viva e stimolante che induce il lettore ad appassionarsi ai vari personaggi che la popolano. Questi personaggi, quasi fossimo in loro compagnia, sono oltremodo vivi: parlano e discutono tra loro di sogni ed ambizioni, amano ed odiano, soffrono e gioiscono. Insieme a loro camminiamo nei vicoli tetri di una città carica di storia e di storie e ne respiriamo gli edifici, le atmosfere, i colori, le passioni e gli odori.
E questo libro non è soltanto una storia seducente e ben congegnata ma anche una sorta di estemporanea e bizzarra guida turistica, colta e appassionata, che va oltre i pregi della trama e scava, con grazia e senza forzature, nei tempi e nelle strade che un tempo furono percorsi dai fiorentini che ci hanno preceduto poco più di un secolo addietro.
Qui puoi leggere la recensione completa di Daniele Nepi
Carlo Menzinger

… Ne “L’oppio di Firenze Capitale” si intrecciano vicende politiche, traffico d’oppio, avventure amorose, truffe, collane smarrite, il tutto con una Firenze invasa dai torinesi migrati con la corte dei Savoia nello spostamento della capitale da Torino, una Firenze oggetto del “risanamento”. che le cambierà faccia per sempre.
Ne nascono pagine vibranti di vita, di storia e di avventura, dove la narrazione non si fa mai didascalica ma scorre sempre con buon ritmo coinvolgente e i personaggi si fanno ricordare nella loro nitidezza.
Una lettura consigliata, un volume da leggere e conservare magari per nuove riletture.
Qui puoi leggere la recensione completa di Carlo Menzinger
Caterina Perrone

… una divertente avventura a cui siamo invitati, non solo nel visitare e riconoscere quel che resta della città di allora, prima dei devastanti interventi che hanno traghettato Firenze nella “modernità”, ma anche l’immersione nella mentalità, nei valori, nel linguaggio, nei caratteri, nelle singolari tradizioni e usanze ottocentesche, di cui si meravigliavano i piemontesi appena giunti con la Corte in frotte: una sorta di invasione pacifica che ha sconvolto la città e la sua misura.
Si frequentano nel libro le vie, le piazze, i locali eleganti appena inaugurati, ma anche i luoghi più malfamati e pittoreschi ormai scomparsi, come il mercato vecchio o il Ghetto, di cui ancora si percepisce il fascino malsano e intrigante, sempre presente come fantasma mai placato.
…
E poi storie d’amore intrecciate intorno a due donne che non corrispondono agli stereotipi attesi per le donne ottocentesche. Silvia per quei tempi è una sfrontata, con risposte sempre pronte, senza filtri, capace di ribattere con la franchezza di una fiorentina ai suoi potenziali corteggiatori. Non è neanche troppo bella eppure alla fine è vincente: piace la sua schiettezza a chi è abituato a combattere con la finte buone maniere e la modestia simulata delle damigelle. Finisce con lo scalzare la paura di aver che fare con una donna intelligente.
Qui puoi leggere la recensione completa di Caterina Perrone