Perché agli uomini piace il lato B – #SM2 post n. 12

Questo articolo fa parte della pubblicazione integrale sul web di Sesso Motore 2: perché si fa poco sesso. Il saggio che spiega cosa fa girare il mondo e perché vogliamo essere ricchi e potenti invece che felici.


Parlando di bellezza femminile, per completezza, si possono aggiungere alcune ulteriori considerazioni (NOTA 19).
L’attrazione degli uomini per il sedere delle donne presumibilmente ci deriva dal progenitore che avevamo in comune con gli altri primati; ad eccezione dell’uomo che lo fa anche faccia a faccia e con altre fantasiose angolazioni, i primati si accoppiano solo posteriormente e sono attratti, nel periodo di fertilità delle femmine, dalle natiche di quest’ultime che diventano turgide (e rosse). Nella specie umana questo segnale di attrazione posteriore è diventato permanente e gli uomini ne sono sempre attratti. Ma come se non bastasse, una volta assunta la postura eretta le donne hanno pensato bene di farsi crescere un secondo sedere sul petto, il seno, la cui consistente dimensione non è funzionale all’allattamento ma ha come unico scopo quello di fungere da richiamo sessuale frontale permanente. In questo modo, da qualunque prospettiva un uomo guardi una donna non può fare a meno di esserne attirato, trecentosessantacinque giorni all’anno. Se il seno servisse solo per allattare potrebbe essere di dimensioni decisamente più ridotte.

Foto della Venere Callipigia, ovvero “dal bel sedere”, nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Molti degli aspetti che compongono la femminilità del volto richiamano caratteristiche infantili (si pensi agli occhi grandi e al naso piccolo) e generano nell’uomo istinti di protezione come quelli che egli ha per i cuccioli.
In generale, gli uomini amano tutti gli elementi che maggiormente differenziano la struttura del corpo femminile da quello maschile: molti di questi elementi rientrano tra quelli che ho già citato; oltre a quelli segnalo anche il collo lungo e il maggiore arrotondamento delle forme (che le donne accentuano quando assumono la postura con la schiena arcuata, facilitata dai tacchi alti).
Alcune caratteristiche femminili sono inoltre particolarmente attrattive perché danno l’idea che la femmina sia sessualmente disponibile: si pensi alle labbra piene che attirano l’uomo perché quando una donna è eccitata le labbra, che sono considerate uno specchio dei genitali femminili, si inturgidiscono e diventano più rosse, per un fenomeno noto come “eco genitale” (nota 20).
Di fatto, le donne hanno ben presente quali loro caratteristiche piacciono ai maschi e adottano tutta una serie di accorgimenti per esaltarle (pantaloni stretti, tacchi alti, rossetto, trucco, scollature, reggiseni push-up, un tempo i corsetti, ecc. ecc.) arrivando fino alla chirurgia estetica.

Parlando della bellezza femminile mi sono un po’ distratto; tornando al discorso che stavamo facendo, si può quindi affermare che l’uomo, che è spinto dall’istinto a diffondere i suoi geni, ha inserito nel suo codice comportamentale come obiettivo primario quello di fare sesso. Preferibilmente, si è detto, con ragazze giovani e belle, ma questo non deve turbare affatto tutte quelle donne che, magari spesso a torto, non si considerano attraenti.
Premesso che quando si tratta di scegliere la partner per un rapporto di lunga durata i maschi valutano oltre la bellezza anche tutta una serie di altri importanti fattori e premesso poi che i gusti dei singoli uomini variano moltissimo e che quindi ognuna può trovare i suoi apprezzatori, c’è da tener presente che i maschi hanno una preferenza per le ragazze belle, ma non è che questa preferenza influisca poi troppo. In realtà l’istinto per l’accoppiamento è così forte che il maschio medio ha vedute larghissime per quel che riguarda i parametri di accettabilità della partner. E riesce a trovare elementi di bellezza in ogni donna, magari catalizzandosi su un singolo aspetto della femmina: la bocca, il seno, l’atteggiamento sensuale, ecc… Inoltre alcuni studi sostengono che gli uomini siano complessivamente più attratti dai segnali (del corpo inconsci o consci) di disponibilità delle donne più che dalla loro bellezza e questo spiega il successo di alcune ragazze anche fisicamente non molto attraenti, ma sempre circondate da corteggiatori (NOTA 21). Un altro aspetto da tener presente è che, nella scelta del compagno per rapporti di lunga durata, è stata riscontrata nel concreto una tendenza a scegliere soggetti che abbiano il nostro stesso livello di bellezza. Infatti, se la persona con cui ci uniamo è decisamente più bella di noi c’è il forte rischio che in futuro possa trovarsi un altro partner più attraente (NOTA 22).
Ci sono molti motivi, dunque, per poter affermare che ogni donna, volendo, ha le potenzialità per essere desiderata da un maschio.

Riguardo al fatto che gli uomini hanno sempre ben piantata in testa l’idea di riprodursi, diversi anni fa elaborai la Teoria del Primo Sguardo che poi ho esposto in un dialogo del mio romanzo L’unico peccato. Il dialogo, dove la teoria è esposta nei dettagli, lo puoi leggere nei CONTENUTI AGGIUNTIVI in coda a questo saggio. Secondo la Teoria del Primo Sguardo, quando un uomo incrocia una donna per prima cosa ne valuta inconsciamente la capacità riproduttiva per capire se è il caso di accoppiarsi con lei. È un processo velocissimo e inconsapevole, che subito svanisce ma che in qualche maschio più sensibile (ne esistono) e con un certo tipo di educazione può lasciare un’ombra di un senso di colpa per aver giudicato una donna non come persona ma solo come oggetto sessuale. Mi ha fatto piacere scoprire ora che la mia teoria pare essere stata confermata da taluni esperimenti basati sull’osservazione dell’attivazione delle aree cerebrali durante l’esposizione di nudi maschili, nudi femminili e immagini neutre (NOTA 23). È risultato che i maschi hanno tempi di attivazione più veloci rispetto alle donne e il loro picco di risposta avviene a circa 110 millisecondi dalla presentazione dell’immagine. Siamo quindi a un livello precoce di elaborazione dell’immagine, prima che i soggetti abbiano consapevolezza del suo contenuto. Ebbene: il livello di attivazione di un maschio in presenza di immagini di nudi femminili è quasi il doppio rispetto a quando gli vengono presentate immagini neutre o di nudi maschili. Le donne, invece, non mostrano diversità nel livello di attivazione rispetto al tipo di immagine proposta. Questo pare confermare che il primo sguardo maschile possieda dei meccanismi di attenzione che si attivano automaticamente quando appaiono figure femminili, prima ancora che l’uomo le riconosca razionalmente come tali.


NOTA 19 – Altre informazioni su quel che delle donne piace agli uomini sono simpaticamente illustrate in Allan e Barbara Pease, Perché gli uomini lasciano sempre alzata l’asse del water e le donne occupano il bagno per ore (seconda edizione BUR febbraio 2010) pag. 198, dove viene anche fatta la seguente attuale classifica dei fattori di attrazione fisica in ordine di priorità: 1) Fisico atletico, 2) Bocca sensuale, 3) Seno prosperoso, 4) Gambe lunghe, 5) Fianchi sinuosi/vita stretta, 6) Glutei rotondi, 7) Occhi attraenti, 8) Capelli lunghi, 9) Naso piccolo, 10) Ventre piatto, 11) Schiena arcuata, 12) Bacino prominente, 13) Collo lungo. Ogni uomo, naturalmente, ha in realtà una sua personale classifica. Le donne sono poi pregate di non pensare più che se un maschio risponde alla domanda “Cosa ti piace maggiormente di me?” dicendo “I tuoi splendidi occhi” lui la stia prendendo in giro. Dopoditutto, gli “occhi attraenti” hanno un dignitosissimo settimo posto nella classifica elaborata dai coniugi Pease.

NOTA 20 – Vedi Allan e Barbara Pease Perché gli uomini lasciano sempre alzata l’asse del water e le donne occupano il bagno per ore, seconda edizione BUR febbraio 2010, pag. 206. 

NOTA 21 – Vedi Allan e Barbara Pease Perché mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi, sesta edizione BUR febbraio 2011, pag. 290.

NOTA 22 – Vedi Buss PE pag. 78 e Allan e Barbara Pease Perché mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi, sesta edizione BUR febbraio 2011, pag. 291. A conferma di ciò, esistono anche alcune ricerche che hanno documentato che pure i bambini manifestano preferenza per i volti medi piuttosto che per quelli molto attraenti.

NOTA 23 – Vedi articolo Erotismo e strategie di scelta del partner, sesso senza veli di Marco Costa e Leonardo Corazza su Psicologia contemporanea, 196, luglio agosto 2006. Nell’articolo vengono riportati i risultati di una ricerca di Costa, Braun e Birbaumer del 2003 effettuata mediante utilizzo della magnetoencefalografia.


Questo articolo fa parte della pubblicazione integrale sul web di Sesso Motore 2: perché si fa poco sesso. Il saggio spiega cosa fa girare il mondo e perché, stranamente, vogliamo essere ricchi e potenti invece che felici. Illustra il contraddittorio rapporto esistente tra il sesso e la nostra società e fornisce risposte ad alcune, legittime, domande:

  • Perché il sesso è così pubblicizzato in questa nostra società e così osteggiato nella sua messa in pratica?
  • Perché ci dedichiamo relativamente poco a un’attività tanto piacevole e che in teoria sarebbe anche priva di costi?
  • Perché nel mondo reale s’incontrano tante difficoltà ad avere piena soddisfazione sessuale?

Il saggio viene pubblicato integralmente sul mio sito; qui l’elenco degli altri post sinora pubblicati. Chi volesse leggerlo su un libro cartaceo o su un ebook può trovarlo in tutti i principali store on line o su come comprare i libri di Sergio Calamandrei


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Sergio Calamandrei

Sergio Calamandrei: vivo a Firenze, dove pratico il prosaico mestiere di commercialista. Mi appassionano scrittura, storia e letteratura. Per saperne di più: www.calamandrei.it/chi-sono-sergio-calamandrei/

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