Libri che ho letto nel 2009

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Libri che ho letto nel 2009
  • Il fascino discreto degli stronzi di Giulio Cesare Giacobbe. Un libro che spiega perchè gli stronzi sono così amati. Col passare del tempo pare che Giacobbe arrivi a sopportare sempre meno la personalità “bambina”. In questo volume è un po’ troppo esaltata la personalità “adulta” (ovvero stronza) evitando di rilevarne gli aspetti negativi. Della personalità “genitoriale” non se ne parla quasi. In altri saggi, come in Alla ricerca delle coccole perdute, l’autore forniva una visione più equilibrata di come stiano le cose sostenendo, giustamente, che una persona deve possedere tutte e tre le personalità e alternarle a seconda delle situazioni. Nel complesso, il libro pare un po’ forzato, forse per motivi commerciali, e fornisce solo due o tre nuovi concetti interessanti. Comunque è un utile ripasso delle teorie di Giacobbe, che ogni tanto è bene rileggere per non dimenticarle. Dicembre 2009.
  • Tutti i racconti Vol 2 di James Ballard. Racconti dal 1963 al 1968 spesso parecchio turbati e di non semplice interpretazione. Antologia finita di leggere con qualche difficoltà. Dicembre 2009.
  • Collezionare libri di Hans Tuzzi. Un testo raffinatissimo sulla bibliofilia. L’autore occulto (Hans Tuzzi è un falso nome) ha poi scritto anche un giallo ambientato in quel mondo. Letto una prima volta nel 2001 e riletto nel dicembre 2009.
  • Il respiro del deserto di Marco Buticchi (con dedica). Longanesi. Libro di grandi avventure. L’ho presentato alla Melbookstore nel dicembre 2009. Dicembre 2009.
  • Toscana a luci rosse antologia curata da Riccardo Parigi e Massimo Sozzi (con dediche). Editrice Laurum. Comprende venti autori. Preso al Pisa Book Festival dell’ottobre 2009. Antologia di racconti gialli legati all’eros. Il sesso è declinato in vari modi che vanno dal racconto propriamente erotico a storie in cui il sesso appare solo sullo sfondo. Da non far leggere ai bambini. Ottobre 2009.
  • Pura anarchia di Woody Allen. Un libro del 2007 che “rappresenta il ritorno alla narrativa di Woody Allen”. Sono piccoli brani e brevi racconti. Ormai la tecnica umoristica di Woody la conosco a memoria, quindi è riuscito a sorprendermi e divertirmi solo in poche occasioni. Ottobre 2009.
  • Detective, thriller e noir. Teoria e tecnica della narrazione di Luigi Forlai e Augusto Bruni. Dino Audino Editore. Libro che tratta della “teoria e tecnica della narrazione” applicata al thriller e al noir, a cavallo tra scrittura, film e televisione. E’ un libro che ho trovato davvero interessante. Più che insegnare come scrivere un giallo ti rende consapevole di cosa fai veramente quando scrivi. Rivedere il proprio lavoro alla luce delle regole comuni a tutte le narrazioni di detection indicate nel libro  rappresenta una vera check-list per controllare la completezza e coerenza del proprio romanzo (o film). Settembre 2009.
  • Scrivere il giallo e il nero di Laura Grimaldi. Dino Audino La Grimaldi, aveva già pubblicato nel 1996 Il giallo e il nero. Scrivere suspense pubblicato da Nuova Pratiche Editrice, ormai introvabile. Questo nuovo libro, che presumibilmente riprende i contenuti del precedente, l’ho preso subito. Breve, con qualche considerazione interessante. Settembre 2009.
  • Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Marsilio. Un giallo decisamente sopravvalutato. A mio avviso ha anche notevoli problemi nella struttura. L’unico personaggio che mi ha interessato è quello della ragazza, Lisbeth Salander. Penso che le ragioni del successo di questo romanzo siano legati a due elementi del libro che ciascuno desidererebbe incontrare nella propria vita. Il primo è la correttezza (apparente) e il rispetto degli altri proprio degli svedesi. Il secondo è un’amica “sportiva” come Erika Berger; o, per le donne, reciprocamente, un amico “sportivo” come Mikael Blomkvist. Agosto 2009
  • Delitto e castigo di Dostoevskij. Devo colmare immani lacune tra i classici. In lista da luglio 2006, iniziato a leggere nell’agosto 2008 e poi dimenticato in campagna (senza eccessivo rimpianto). Recuperato ad aprile 2009. Ricominciato a leggerlo a maggio ma poi abbandonato definitivamente a settembre 2009. Questi personaggi russi mi paiono esageratamente sensibili.
  • Dolci colline di sangue di Mario Spezi e Douglas Preston (con dedica di Spezi). Dal Pisa Book Festival, ottobre 2008. Un thriller-verità, ovvero un resoconto romanzato che ricostruisce la vicenda del mostro di Firenze e suggerisce una verità alternativa a quella stabilita dagli inquirenti e dai tribunali. A causa delle sue indagini sul campo, Spezi è stato Inviato in galera, che è il titolo del libro in cui lo stesso Spezi racconta del suo arresto, ritenuto, all’estero, una delle maggiori violazioni della libertà di stampa avvenuta a livello mondiale della libertà di stampa. In Italia non se ne è praticamente parlato mentre negli Stati Uniti THE MONSTER OF FLORENCE (Grand Central Publishing – Hachette Books USA 2008) che comprende Dolci colline di sangue e una parte di Inviato in galera è giunto in cima alle classifiche delle vendite e Tom Cruise ne ha comprato i diritti per la realizzazione di un film. Agosto 2009
  • La virtù del cerchio di Dario Falleti (con dedica). Falleti è un autore romano che con questo romanzo ha vinto il premio Azzeccagarbugli – sezione esordienti. Il commissario Negroni indaga sull’omicidio di un vescovo studioso di arte etrusca. Il romanzo è scritto in uno stile molto particolare che ho trovato piacevole e originale. Agosto 2009
  • Memoria del vuoto di Marcello Fois. Una dura storia sarda dai protagonisti poco condivisibili. Luglio 2009
  • Venite venite B-52 di Sandro Veronesi. Grandissimo affresco versiliese degli anni sessanta e settanta. Divertente, paradossale e profondo. L’autore interviene spesso e volentieri nella narrazione, mostrando grande personalità. Luglio 2006.
  • Come fare un matrimonio felice che dura tutta la vita di Giulio Cesare Giacobbe. Fornisce una chiarissima visione della realtà del matrimonio. Dovrebbe essere fatto obbligatoriamente leggere a chi si accinge a sposarsi. Regalarlo a persone già sposate può essere, invece, pericoloso. Agosto 2009
  • Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Piacevole rilettura di un classico. Agosto 2009
  • Rosa elettrica di Giampaolo Simi (con dedica dell’autore). L’incontro tra una poliziotta trentenne e un capozona camorrista appena diciottenne. Preso a Pistoia a una delle Domeniche del Giallo di Giuseppe Previti nell’aprile 2008. Il libro descrive in modo molto preciso certi meccanismi del mondo camorrista. Luglio 2009
  • La via lattea di Piergiorgio Odifreddi e Sergio Valzania. Appunti di viaggio di due pellegrini anomali che hanno effettuato il Cammino di Santiago de Compostela. Regalatomi da un amico che ha effettuato il medesimo pellegrinaggio. Lui si è scandalizzato molto perchè Odifreddi si è fatto vari tratti del pellegrinaggio in macchina mentre Valzania se n’è andato a metà del viaggio per una settimana, sostituito da Franco Cardini. Ma il pellegrinaggio era finalizzato alla realizzazione di un programma radiofonico. E con questo s’è detto tutto. Luglio 2009.
  • Tre sono le cose misteriose di Tullio Avoledo. Regalatomi a Dicembre 2008.  Un libro scritto molto bene e affascinante. Fornisce notizie interessanti su come funzionino i grandi processi internazionali ai criminali di guerra. Giugno 2009
  • Blooy Mary di Marco Vichi e Leonardo Gori. Edizioni Ambiente. Il libro fa parte della collana Verdenero, che tratta di ecomafia.  Giugno 2009.
  • Le storie del Novecento A.A.V.V. (con dedica di Angelo Marenzana). Mobydick. Antologia realizzata in occasione della prima edizione del premio letterario “Le storie del Novecento” in Serravalle Scrivia. Contiene racconti di undici autori tra cui  Carlo Lucarelli ed Angelo Marenzana. Giugno 2009
  • Delitti raccontati due volte di Mario Spezi e Franco Valleri (con dediche). Editrice Laurum. Spezi e Valleri si sono divertiti a riscrivere a modo loro, rispettivamente, La finestra sul cortile di Cornell Woolrich e Il lungo addio di Raymond Chandler. Franco Valleri è lo pseudonimo di due scrittori toscani, una specie di “Wu Ming in riva d’Arno”. Maggio 2009.
  • Legami di morte di Angelo Marenzana (con dedica). Dario Flaccovio Editore. Un’indagine del commissario Augusto Bendicò, in Alessandria nel maggio 1936. Maggio 2009.
  • Buchi neri nel cielo di Angelo Marenzana (con dedica). Perdisa pop. La collana Babele Suite di Perdisa pop è curata da Luigi Bernardi e raccoglie romanzi brevi non superiori a 120.000 battute. L’opera di Marenzana è ispirata a Lo straniero di Albert Camus e narra del ritorno in Italia di un ex terrorista latitante che ha vissuto per vent’anni in Madagascar. Maggio 2009
  • La città del sole nero di Leonardo Gori (con dedica). La seconda avventura di Niccolò Machiavelli investigatore dove si incrociano anche Leonardo, Botticelli ed un bargellino destinato a fare pure lui strada. Maggio 2009
  • Il cuore di ferro di Alfredo Colitto (con dedica). Un thriller storico ambientato a Bologna nel 1311, mentre si sta tenendo la caccia ai templari. Il libro si legge molto bene e nella sua redazione l’autore, che insegna in corsi di scrittura, è riuscito ad applicare con successo tutta una serie di regole insegnate nelle scuole di scrittura di matrice anglosassone. Troviamo quindi un ottimo incipit, dei ganci, le forti motivazioni dei protagonisti, il rischio che si abbatte sui personaggi e ce ne rivela l’intima natura, l’alternata, insistita, sospensione della narrazione nei momenti di massima tensione. Ne risulta un libro godibilissimo per il lettore e che può essere utile oggetto di riflessione per chi scrive. Aprile 2009.
  • Alessandra Capitano del RIS di Francesca Padula (con dedica). Manidistrega Editrice. Questo romanzo giallo-rosa dell’amica Francesca è stato presentato a ottobre 2008 nel Pisa Book Festival. Parla di una mamma carabiniera e dei suoi notevoli sforzi per essere buona madre e per essere buona carabiniera. Non è propriamente un giallo, dato che l’aspetto che l’autrice ha voluto sviluppare maggiormente è quello sentimentale. Le varie indagini si alternano ai momenti di vita della protagonista, nel modo tipico delle fiction  televisive di ambiente investigativo. La narrazione dei diversi delitti permette all’autrice di illustrarci alcune tecniche operative dei RIS e il romanzo vanta una introduzione del Tenente Colonnello Luciano Garofano, allora Comandante del RIS e autore di Delitti imperfetti, e una prefazione di Leonardo Gori.. Il libro è “dedicato a tutte le biologhe che hanno trovato la loro strada fuori dei laboratori”.  Marzo 2009.
  • Smettetela di piangervi addosso: SCRIVETE UN BEST SELLER di Renato Di Lorenzo. Edizioni Gribaudo. L’autore riassume in modo sintetico e chiaro le principali regole insegnate nelle scuole di scrittura creativa statunitense e illustrate in alcuni libri che trattano dello scrivere. Il libro può essere un utile riepilogo, soprattutto in alcune delle sue parti. Marzo 2009.
  • Il passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio. È un romanzo di Carofiglio, vincitore del premio Bancarella 2005. Non ha come protagonista l’avvocato Guerrieri ed è, sostanzialmente, un romanzo “di formazione” dove si narra di un universitario modello che si fa coinvolgere da un amico carismatico in poco raccomandabili attività. Narrato alternando prima e  terza persona con buona scrittura. Marzo 2009.
  • La grammatica di Dio di Stefano Benni. Una raccolta di racconti belli ma davvero tristi. Ho come l’impressione che Benni si sia ormai rassegnato e non pensi più, come faceva qualche anno fa, che ci sia modo di porre rimedio alla grettezza e alla mancanza di sentimenti del nostro mondo. Mi pare che abbia perso la speranza. Forse è un fatto anche generazionale e che coinvolge più generazioni. La generazione dei sessantenni, quella del famoso sessantotto, si sta rendendo conto di non essere riuscita ad indirizzare la società in una direzione meno materiale ed egoistica dell’attuale (che non ci ha portato, peraltro, nemmeno a risultati tranquillizzanti dal punto di vista della sicurezza economica). Le generazioni dei quarantenni e cinquantenni, dal canto loro, stanno prendendo coscienza di aver contato ben poco e di essersi lasciate troppo facilmente distrarre dal consumismo e dall’edonismo. Nel complesso, effettivamente, c’è poco da stare allegri. Tra i racconti, mi sono piaciuti Alice e Una rosa rossa. Orlando furioso d’amore e L’eutanasia del nonnino riprendono la divertente pazzia estrosa del Benni di qualche anno fa. Un volo tranquillo è il racconto più significativo, a mio avviso, e nelle sue sette pagine fa capire con la massima chiarezza quanto la nostra società e la nostra vita siano ormai avvelenate dalla paura, senza che di ciò noi ci si renda neppure conto. Gli altri racconti sono mediamente buoni, ma spesso riprendono temi già ampiamente sviluppati da Benni in passato.  Marzo 2009.
  • Mugnon river e dintorni di Alberto Pestelli (con dedica). Una raccolta di racconti in vernacolo fiorentino ambientati nella Valle del Mugnone, piccolo fiume che passa per Fiesole e per Firenze. Molto interessante la scrittura in vernacolo, abbondantemente corredata di note che spiegano il significato e l’origine di molti termini fiorentini.Marzo 2009.
  • Antologia gialla di Toscana (Marco Del Bucchia Editore) con firme di vari autori; comprende dieci racconti gialli e noir ambientati in una Toscana ormai niente affatto idilliaca. Tra questi: il mio Il cliente che ha come protagonista l’avvocato Renzo Parisi, uno dei protagonisti de L’unico peccato, che si trova con un suo cliente fagocitato da soci inquietanti. Febbraio 2009.
  • Il muro dell’apparenza di Sabrina Campolongo (con dedica) edizioni Historica – Il Foglio Letterario. Il giallo con cui l’autrice era giunta tra i finalisti del Premio Alberto Tedeschi (giallo Mondadori) nel 2000. Di lei ho già letto e recensito molto bene Balene bianche e Il cerchio imperfetto. Il muro dell’apparenza è stato scritto prima degli altri due libri ma è giunto alla pubblicazione come terzo, nel 2008. Esso conferma il talento di Sabrina che si manifesta in particolar modo nella sensibilità nel descrivere i personaggi e nella bellezza della scrittura. Sotto quest’ultimo punto di vista il libro fa ben comprendere il cammino svolto dall’autrice in questi anni, perchè ne Il muro dell’apparenza la scrittura, sia pur se di livello più elevato della media dei romanzi gialli, ha ancora, ogni tanto, delle piccole sbavature andando a scivolare in immagini, frasi o aggettivi tipici del genere. Ne Il cerchio imperfetto, scritto qualche anno dopo, invece, Sabrina è arrivata ad avere una scrittura assolutamente necessaria, ove ogni parola è quella esatta e migliore e non risulta mai già sentita od usurata. Comunque, come già detto, anche la qualità della scrittura ne il muro dell’apparenza è molto buona e il libro scorre bene, anche se con qualche lungaggine nel finale dove un colpevole secondario viene infine incastrato utilizzando un trucco che ho adottato anch’io nel mio L’unico peccato. Evidentemente, mi viene da pensare, gli investigatori dei giallisti all’esordio si arrangiano talvolta in maniera non proprio ortodossa per trovare il modo di far arrestare il colpevole. Infine, particolarmente efficace risulta la descrizione della protagonista, il bel commissario Giulia Campi, milanese autoesiliatasi in una Sicilia assolata per sfuggire a un amore andato male. La Campi narra la storia in prima persona e sembra di sentire parlare la Campolongo, e viceversa. Il personaggio è rappresentato così bene e con tale consapevolezza che pare che l’autrice si sia autodescritta e totalmente identificata nel commissario. Ho riflettuto parecchio su questo punto e non sono ancora riuscito a capire se la mancanza di distacco tra la scrittrice e la sua protagonista sia un elemento di altissimo merito o un difetto. Giulia Campi è così reale da dare quasi fastidio. Inutile aggiungere che Il muro dell’apparenza, che racconta di un’indagine sullo stupro e l’omicidio di una sedicenne, è un libro che merita di essere letto. Febbraio 2009
  • Parola di leader. Conversazioni sul discorso carismatico di Alessandro Vittorio Sorani. Mauro Pagliai Editore. Una serie di interviste con personaggi leader in vari campi, sul modo in cui essi affrontano la comunicazione. Dalle esperienze di questi personaggi si possono trarre alcuni spunti utili. Gennaio 2009.
  • Viareggio Piccoli delitti imperfetti di Oscar Montani (con dedica dell’autore). Marco Del Bucchia Editore. Indagini viareggine svolte dallo skipper Corto e dai suoi amici. Non ho una particolare simpatia, Oscar mi perdoni, per i gialli in cui ci siano da risolvere indovinelli o anagrammi o simili problemi d’ingegno e di logica. In sostanza: mi fanno fatica (e capisco che questo è un mio personale problema). Oscar Montani (che è un anagramma del vero nome dell’autore) ne è invece appassionato e ne inserisce diversi in questa sua raccolta di racconti. Una volta, però, accantonata la questione dei giochi di logica, non posso che apprezzare la bellissima atmosfera e la vivacità dei personaggi che troviamo nei racconti. La provinciale e assopita Viareggio d’inverno è descritta in modo davvero convincente e la cerchia degli amici dello skipper investigatore Corto comprende elementi molto divertenti. La lettura della raccolta è quindi sempre piacevole e lieve, come vuole l’autore che definisce il suo genere soft-boiled. Quando passerò a Viareggio chiederò a Marco (ops! Ho scritto il vero nome dell’autore; per i lettori enigmisti sarà a questo punto facilissimo risalire al cognome) di fare un salto insieme al mitico e plurirammentato Bar Fappani! Gennaio 2009.
  • Delitti a regola d’arte (Marco Del Bucchia Editore) con firme di vari autori; comprende undici racconti gialli e noir ambientati nel mondo dell’arte. Tra questi: il mio Sapersi muovere che ha come protagonista Domenico Arturi, l’investigatore de L’unico peccato, sulle tracce di una pala d’altare dipinta da Artemisia Gentileschi. Gennaio 2009.
  • History & Mystery antologia di 24 racconti di delitto e di paura curata da Gian Franco Orsi. Con dediche di Orsi, Gori, Vichi e Solito. Comprende tanti autori importanti tra cui, oltre ai già citati, mi pregio di segnalare due autrici che mi piacciono molto: Claudia Salvatori e Patrizia Pesaresi. Gennaio 2009.

 

Sergio Calamandrei

Sergio Calamandrei: vivo a Firenze, dove pratico il prosaico mestiere di commercialista. Mi appassionano scrittura, storia e letteratura. Per saperne di più: www.calamandrei.it/chi-sono-sergio-calamandrei/

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